La Chiesa dei Frati
I Frati a Novi sono sempre stati una "istituzione".
Una comunità di Frati Cappuccini era presente a Novi in un convento che sorgeva sull'attuale Viale Saffi, nel luogo dove agli inizi del 1900 venne edificato l'Asilo Garibaldi. Proprio per questo motivo la strada pedonale che partendo da Porta Pozzolo portava verso la periferia nord della Città e che era parallela alla strada per Alessandria, era comunemente chiamata "Viale dei Cappuccini".
In via Cavanna poi, adiacente alla Chiesa della Trinità sorgeva la Chiesa di San Francesco, cui era annesso un convento di frati francescani appartenenti all'ordine dei "frati minori".
Il convento risaliva al 1500 e fu demolito nel 1960: al suo posto sorse la Bioindustria poiché il complesso religioso aveva subito ingenti danni a seguito del bombardamento del 28 agosto del 1944 che interesso' l'area di Porta Valle; nel cortile dell'industria è ancora visibile il chiostro del convento.
Qualche anno prima, nel 1937 i frati si erano già trasferiti nella struttura di viale Rimembranza (l'attuale teatrino) che fino
ad allora aveva ospitato la palestra della Forza e Virtù eretta negli anni '20 (proprio adiacente l'area dove sorgeva il campo sportivo che vide la Novese vincere il suo scudetto nel 1922) e che da quel momento divenne luogo di culto. Negli anni '50, si decise di costruire un Santuario dedicato a San Antonio da Padova: per realizzarlo in tutta la provincia vennero promosse collette per raccogliere fondi da utilizzare per la costruzione della nuova Chiesa dei frati cui era annesso il convento.
Tra gli anni '70 e gli anni '80, diminuito il numero dei frati, parte del convento fu adibito a Scuola elementare e ospito' anche alcune classi dell'istituto professionale "Boccardo".
Da qualche anno i frati francescani che avevano retto le sorti della Parrocchia per tanto tempo hanno ceduto le redini ai Padri Giuseppini.
Tutti gli anni, il 13 giugno, viene organizzata una solenne processione in onore di San Antonio da Padova.
Il 4 ottobre è conservata anche la tradizione di festeggiare San Francesco con una serie di iniziative tra cui l'accensione di una lampada votiva il cui l'olio e' da sempre offerto dal Primo Cittadino.