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EDILIO RAGGIO

Edilio Raggio nacque a Genova nel 1835 da una ricca famiglia; si laureò in Giurisprudenza, continuò l’attività del padre (che era armatore) e si candidò al neonato Parlamento italiano nel Collegio di Novi (rimase in carica per 36 anni consecutivi) dove sedette nei banchi del centro sinistra. Fu anche un importante industriale: a Novi insediò il “Cotonificio” e la “Carbonifera” dove venivano prodotte le “mattonelle di carbone” usate per il funzionamento dei treni e delle navi. Realizzò il primo acquedotto per la nostra Città. Nella vicina Pozzolo donò l’asilo infantile alla comunità. Nel 1892 fu Presidente dell’esposizione internazionale di Genova per festeggiare i 400 anni dalla scoperta dell’America; fu in quella occasione che il Re Umberto gli conferì il titolo di Conte. In quel periodo era considerato l’uomo più ricco d’Italia.

Acquistò la filanda Tedeschi dove fu trasferito l’Ospedale che venne intitolato a San Giacomo (quello vecchio era in via Cavour, l’oratorio di San Bernardino); nell’ingresso principale dell’Ospedale una lapide e un busto ricordano il Conte Edilio Raggio. Era il 1903.

Oltre alla “Lomellina” (una Villa del 1600 già proprietà della famiglia “Lomellini” di Genova) scelse come dimora villa Minetta, ora in grave stato di abbandono, che fece costruire e da dove a piedi, o con una delle prime auto in circolazione raggiungeva Piazza Collegiata, quando era a Novi. Nel 1906 fondò un giornale, “l’Indipendente” con sede in via Cavour da utilizzare con molta probabilità per la imminente nuova campagna elettorale.  

Morì pochi mesi dopo: i funerali si svolsero nella Chiesa di San Andrea, il feretro trasportato da Villa Minetta. Dopo qualche tempo, in onore del padre, Carlo Raggio riscatta dal Monte di Pietà tutti i pegni depositati dagli indigenti di Novi e li libera a favore dei debitori.

Negli anni ’80, il pronipote di Edilio, Carlo, ultimo dei discendenti della famiglia Raggio donò al reparto di radiologia dell’ospedale di Novi la TAC.

I novesi gli hanno intitolato la via che da piazza XX settembre prosegue verso Serravalle passando proprio davanti all'Ospedale.

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