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AURELIO FERRANDO            "SCRIVIA"

Aurelio Ferrando, nome di battaglia SCRIVIA, nasce a Novi il 29 luglio 1921.

Figlio di un ferroviere, Aurelio Ferrando visse a Genova Cornigliano e si diplomò perito industriale elettrotecnico all'Istituto Galilei, dove conobbe e strinse amicizia con Aldo Gastaldi, colui che sarebbe diventato “Bisagno” il “Primo Partigiano d’Italia”. L’aver scelto come nome di battaglia quello dei due fiumi che attraversano Genova e la Val Borbera da parte dei due amici non è casuale. Insieme a “Bisagno” “Scrivia” condivise la vita militare nel Genio a Casale Monferrato, Pavia e Chiavari: quando “Bisagno” ufficiale del Regio Esercito si rifiutò di consegnare le armi ai tedeschi e si rifugiò nei casoni di Cichero, nell'entroterra chiavarese, Ferrando era con lui.

Aurelio Ferrando fu Comandante del terzo distaccamento “Peter” da maggio ad agosto del 1944, combatté tra Bargagli e la val d'Aveto: spostatosi in val Borbera guidò insieme a Franco Anselmi dal 24 al 26 agosto la famosa Battaglia di Pertuso che immortalò in una pubblicazione. Dal settembre del 1944 fu Comandante della 58ª brigata Garibaldi “Oreste” (dal nome del giovane studente pozzolese Oreste Armano, assassinato nel carcere del Martinetto a Torino). Divenne vice comandante della divisione Garibaldi Cichero nel gennaio 1945 in sostituzione di Aldo Gastaldi, ferito. Divenne comandante della divisione Pinan-Cichero l'8 marzo 1945; le sue brigate partigiane liberarono la valle Scrivia da Casella al passo dei Giovi. Nel dopoguerra aderì al partito della Democrazia del Lavoro e diventò molto amico di Enrico Mattei. Nel 1947 fondò il Circolo Bisagno di Genova e divenne segretario nazionale dell'organizzazione partigiana cattolica FIVL, presieduta da Paolo Emilio Taviani. Rifiutò sempre incarichi politici di rilievo.

Il 30 aprile 1985, all’età di 64 anni Aurelio Ferrando, il Partigiano SCRIVIA, ci lascia.

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